Empatia, comunicazione, adattabilità, coaching e costruzione della fiducia

Sono 5 caratteristiche attitudinali che rendono un dipendente – qualunque sia il suo ruolo – una buona risorsa per qualsiasi azienda e, in quanto tali, devono essere coltivate e sviluppate giorno dopo giorno.

Le competenze trasversali (o soft skills), infatti, rappresentano l’atteggiamento di una persona sul posto di lavoro: dal modo di relazionarsi con i colleghi alla capacità di risolvere problemi più o meno complessi, fino alla capacità di ascolto ed empatia. Appare chiaro, dunque, come in un mondo sempre più tecnico e digitale, a fare la differenza siano proprio le persone.

Nel mare magnum di competenze tecniche legate a una specifica professione, le soft skills si distinguono perché ognuno di noi può svilupparle e renderle trasversali in ogni ambito lavorativo e, più in generale, in ogni ambito della propria vita.

Partendo da questo presupposto risulta evidente che “cosa sa fare” lascia spazio a “come lo fa” ed è proprio questo che, spesso, determina in larga parte il successo di un lavoro.

Certo in qualcuno sono innate, altri invece dovranno allenarle, resta il fatto che sono fondamentali ogni volta che un dipendente, un manager o un dirigente, si trovano in situazioni che per essere affrontate e risolte richiedono non solo conoscenze di tipo tecnico.

Essere in grado di comprendere la prospettiva e il punto di vista di un’altra persona, prestare attenzione a chi parla o a come si parla, avere l’abilità di accettare e reagire ai cambiamenti, la propensione ad allenare gli altri a tirare fuori la migliore versione di sé stessi, possedere la capacità di creare un clima lavorativo in cui sentirsi sicuri, sono fattori imprescindibili affinché un leader crei un ambiente di lavoro prospero e produttivo.

È questo il motivo per cui le soft skills diventano caratteristiche sempre più ricercate.

Per finire, le competenze trasversali sono ciò che trasforma una conoscenza in comportamento. 

Mimma Russo